orecchio del nuotatore

30 Giu Orecchio del nuotatore: cos’è e come prevenirlo

L’orecchio del nuotatore, al contrario di ciò che può suggerire il nome, non è una caratteristica anatomica che contraddistingue i campioni di nuoto, bensì un altro modo di chiamare l’otite esterna, una brutta infezione delle orecchie.

L’appellativo di orecchio del nuotatore deriva, come vedremo nel corso di questi, dal fatto che può svilupparsi maggiormente nei soggetti che trascorrono diverso tempo in acqua o con le orecchie bagnate.

L’otite esterna è un’infezione della parte esterna dell’orecchio causata soprattutto da batteri quali lo Staphylococcus aureus e lo Pseudomonas aeruginosa. Questi attaccano l’organismo e il nostro corpo, per difendersi, scatena una prima reazione di infiammazione che in genere si manifesta entro 48 ore dall’infezione.

Chi soffre di orecchio del nuotatore presenta infatti un’infiammazione del condotto uditivo esterno, con conseguente mal d’orecchio, prurito e arrossamento dell’intera zona coinvolta. In molti casi può sopraggiungere anche un temporaneo calo dell’udito accompagnato da acufene.

Nei soggetti con la pelle più delicata, questa patologia può degenerare in una leggera forma di dermatite, mentre nei casi più gravi l’infezione può diffondersi ad altre parti delle orecchie e provocare un’otite acuta o cronica (con sintomi che vanno oltre le 6 settimane).

Le cause dell’otite esterna

L’otite esterna è causata dunque dall’azione dei batteri. Ma perché colpiscono soprattutto i nuotatori?

L’acqua della piscina è ricca di cloro e altre sostanze che, se da un lato mantengono l’acqua pulita e disinfettata, dall’altro danneggiano le cellule epiteliali della nostra pelle, in particolar modo quella delle orecchie. Le cellule si sfaldano e si crea così un’ambiente favorevole alla diffusione dei batteri, complice anche il caldo e l’umidità. La maggior parte dei casi di orecchio del nuotatore si verifica infatti in estate, e non sono in atleti professionisti ma anche nei bambini che trascorrono molto tempo in acqua.

Oltre al cloro della piscina, anche alcuni shampoo possono essere troppo aggressivi per le orecchie e di conseguenza portare ad una desquamazione del condotto uditivo esterno.

Prevenzione e terapia per l’orecchio del nuotatore

Come abbiamo visto, l’otite esterna può essere davvero fastidiosa e dolorosa, e sarebbe un peccato che vi rovinasse le vacanze. Vi consigliamo quindi di indossare i tappi per le orecchie quando prevedete di fare lunghe nuotate in piscina (e anche al mare). I tappi impediscono all’acqua di entrare nel condotto uditivo e di danneggiare la pelle.

Un altro consiglio utile è quello di fare attenzione a shampoo e bagnoschiuma. Sceglietene uno che non sia aggressivo per la cute.

Per quanto riguarda invece la terapia contro l’otite esterna, essa prevede l’utilizzo di antibiotici per contrastare l’infezione. In aggiunta si possono assumere farmaci a base di cortisone per ridurre l’infiammazione.

In ogni caso, alla prima comparsa dei sintomi dell’otite del nuotatore, vi consigliamo di rivolgervi al vostro medico.

 

 

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